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LA CHIESA DI DIO

S. Valeriano   14/4/2025

 

San Valeriano Martire

Roma, 177 - Roma, 14 aprile 229

La morte dei santi Valeriano, Tiburzio e Massimo, avvenuta nel 229, ci è raccontata negli Atti del martirio di santa Cecilia, risalenti al V secolo. Costei era la moglie di Valeriano, nobile patrizio nato a Roma nel 177, e lo aveva convertito al cristianesimo. Valeriano a sua volta - dopo essere stato battezzato da Papa Urbano - propiziò la conversione di suo fratello Tiburzio. I due, scoperti, furono imprigionati e torturati. Il loro esempio colpì il carceriere Massimo, che chiese di essere battezzato. Tutti e tre furono decapitati. Li seppellì Cecilia, che subì il martirio pochi mesi dopo. La loro tomba, sull'Appia, fu nel Medioevo luogo molto frequentato dai pellegrini. (Avvenire)

Etimologia: Valeriano = che sta bene, forte, robusto, dal latino

Emblema: Palma

Martirologio Romano: A Roma nel cimitero di Pretestato sulla via Appia, santi Tiburzio, Valeriano e Massimo, martiri.

San Valeriano

Nato nel 177 a Roma, Valeriano era un nobile patrizio cui venne data in sposa santa Cecilia. Cecilia era però votata al Signore e nella prima notte di nozze chiese allo sposo di non essere toccata, perché protetta da un angelo del Signore. Se avesse rispettato questo, lui stesso sarebbe stato amato da Dio. Valeriano chiese alla moglie una prova di quello che diceva, così poté vedere accanto a Cecilia un angelo con due corone: una di rose per lei e una di gigli per lui. Valeriano fu battezzato da papa Urbano e convertì alla fede anche suo fratello Tiburzio. Insieme a Cecilia e Tiburzio fu sorpreso mentre dava sepoltura ai cristiani. Fu arrestato e frustato e quindi condannato alla morte per decapitazione. Riportato in carcere, riuscì a convertire anche Massimo, il funzionario addetto alla loro sorveglianza. Valeriano, Tiburzio e Massimo furono martirizzati insieme, il 14 aprile 229, e fu la stessa santa Cecilia a dar loro segreta sepoltura prima di venire martirizzata a sua volta. La loro tomba sulla via Appia fu molto popolare nel Medioevo. E' raffigurato con l'angelo e gli strumenti del suo martirio ed è invocato contro le tempeste.